lunedì 26 settembre 2005

Si può dire VAFFANCULO?___(giammai a Silvio!)












Processo All Iberian. Falso in bilancio non punibile, Berlusconi assolto. Di Pietro: salvato da leggi su misura.

Se scarichi un film o un file mp3 da internet vai in galera (fino a 4 anni di reclusione), se fai un falso in bilancio continui a scorazzare libero (pure in Parlamento!) perchè il reato non esiste! Certo, il falso in bilancio non esiste più, si chiama CONTABILITA' CREATIVA.
Ma che c@zzO di mondo è questo?

Anche gli ex manager Finivest sono stati assolti dall'accusa di falso in bilancio.

Link all'articolo originale su RaiNews24 fedelmente riportato qui sotto.

Milano, 26 settembre 2005

Assolti perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato. E' questa la formula con la quale i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano hanno prosciolto nel pomeriggio dall'accusa di falso in bilancio Silvio Berlusconi, imputato nel processo All Iberian insieme agli ex manager Fininvest Ubaldo Livolsi, Alfredo Zuccotti e Gianfranco Foscale, tutti assolti. "Questa sentenza demolisce un altro importante tassello del castello accusatorio contro Silvio Berlusconi. Provo grande soddisfazione insieme a quanti hanno creduto e continuano a credere in Silvio Berlusconi", è il commento a caldo del ministro per le Attività produttive Claudio Scajola. "Anche la sentenza All Iberian smaschera l'incivile persecuzione giudiziaria contro il presidente Silvio Berlusconi, che è stato assolto e che è risultato ancora una volta innocente, firmata dalle solite toghe militanti", sentenzia in una nota è la vicepresidente del gruppo alla Camera di Forza Italia Isabella Bertolini. Di tenore opposto i commenti dell'opposizione.

"Ancora una volta Berlusconi e i suoi hanno potuto beneficiare e trarre vantaggio da una legge che, ormai è palese, si sono fatti su misura per evitare di rispondere davanti alla giustizia dei reati commessi", denuncia Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori. Per l'ex magistrato le assoluzioni nell'ambito del processo All Iberian sono "una vera indecenza, un fatto scandaloso, ancor più grave proprio perché, grazie alla leggina che si sono creati ad hoc, il falso in bilancio non costituisce più reato. Dunque, non innocenti ma non più perseguibili". "Il conflitto di interessi sulla giustizia è risolto a favore del premier, grazie ad una legge odiosa scritta per il suo caso", gli fa eco Paolo Cento, vicepresidente della commissione Giustizia della Camera, che si augura che "almeno Berlusconi smetta ora di fare la vittima dei magistrati e che la maggioranza di centro destra usi la stessa clemenza e solerzia nel fare provvedimenti anche a favore di chi ha commesso reati minori, come i tossicodipendenti".

Una vicenda inziata nel 1995
Dopo dieci anni tra indagini e udienze il processo All Iberian si è chiuso oggi a Milano. I giudici della seconda sezione penale hanno chiuso il dibattimento assolvendo il premier e gli ex manager Fininvest dichiarando che il fatto per la legge non costituisce più reato. E ciò in conseguenza della decisione della Corte Europea di Giustizia, che qualche mese fa si era pronunciata sul ricorso relativo alla nuove legge sul falso in bilancio, presentato tra gli altri dal collegio del processo Sme (la direttiva europea sui reati societari "non può avere effetto, di per sé e indipendentemente da una legge interna di uno stato membro" sulla responsabilità penale degli imputati).

Inoltre la Corte Costituzionale aveva giudicato, lo scorso marzo, inammissibile il ricorso relativo ad alcune questioni di illegittimità della legge sui reati societari presentato dall'accusa al processo All Iberian.
Il processo, cominciato nel 1998, è andato avanti a rilento tra numerosi 'stop and go'.

Il dispositivo della sentenza
Questo il dispositivo della sentenza emessa oggi dopo circa 20 minuti di camera di consiglio dai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano presieduta da Mariarosa Busacca, al processo All Iberian:
"Visto l'art.129 c.p.p. assolve Berlusconi Silvio, Foscale Giancarlo, Livolsi Ubaldo e Zuccotti Alfredo dai reati loro rispettivamente ascritti perche' il fatto non e' piu' previsto dalla legge come reato. Visto l'art.544 c.p.p. indica in giorni 90 il termine per il deposito della sentenza".


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