mercoledì 20 luglio 2005

Omeopatia














Se digitate sul famosissimo motore di ricerca Google il termine "omeopatia", verranno trovati circa 348000 siti in merito. Cavolo, è una cosa seria allora!

La medicina "tradizionale" propone, come CURA alle patologie, i FARMACI che sono delle miscele di varie sostanze; tra queste vi è il PRINCIPIO ATTIVO che non è altro che una molecola capace di contrastare la malattia, è la sostanza che ci cura davvero (il resto sono sostanze che contribuiscono all'aspetto finale dello scirippo, della supposta, della capsula, etc.).
L'efficacia del principio attivo è provata da studi fatti su numerosi campioni di persone con procedure che non stiamo qui a raccontare.

Elemento fondamentale delle cure a base di farmaci è, naturalmente, la DOSE, ovvio.

Per rendere l'idea, supponiamo che la malattia in questione sia la fame e che il farmaco sia il cibo, per sconfiggere la fame necessita una certa dose di cibo, quella giusta, non troppo ma nemmeno poco, rimarremmo affamati, vi pare? Bene, mi pare assodato dunque che per contrastare efficacemente il male occore una certa quantità di farmaco, più precisamente di principio attivo.

La medicina omeopatica propone al posto dei farmaci i RIMEDI OMEOPATICI che NON SONO FARMACI. Il concetto alla base di questa disciplina è che si può sconfiggere il male combattendolo con la stessa sostanza che lo provoca. Ammesso e non concesso che funzioni, ovviamente assumere tale sostanza provocherebbe un aumento del male stesso, è chiaro. Cosa hanno pensato i primi sostenitori dell'omeopatia??? Prendiamo la sostanza che ci interessa e la sciogliamo in acqua, poi prendiamo un po' di questa soluzione, poca, e la diluiamo, diciamo 100 ml. con 900 ml. di altra acqua; otterremo così una soluzione decisamente più diluita (1/10 nel caso descritto).
E se ripetiamo questa operazione tante volte otterremo ogni volta una soluzione sempre più diluita, e sempre più efficace per gli omeopati! ma diluisci e diluisci alla fine non rimane traccia della sostanza... potete diluire un gruppo di molecole ma non potete ridurre una molecola a qualcosa di più piccolo senza che perda le sue caratteristiche! Come tagliare le testa ad una persona, avrete un corpo e una testa, ma non è più una persona...

Ora, i dati di diluizioni che i preparatori di rimedi omeopatici ci forniscono, dimostrano che nel rimedio omeopatico, che dovrebbe essere una soluzione diluitissima (di per se già inutile) in realtà non è rimasta traccia del "principio attivo" iniziale, non lo dico io, lo dice la chimica, è una semplice serie di divisioni.

Lasciando perdere il concetto di soccussione del solvente (che potrete approfondire con una ricerca in rete), i sostenitori dell'omeopatia affermano che l'acqua (questo è ciò che di fatto vi vendono) possa curarci...
Come? Oltre ad aver "divorato" una tesi in merito all'argomanto , ho personalmente ho assistito ad un incontro all'Università di Torino, tra Medici e Professori sostenitori di entrambe le discipline, omeopatia e medicina tradizionale conscontri verbali talvolta divertenti tanto dispari è stata la forza di verità scientifiche assodate messe in campo.

I possibili motivi delle fantomatiche guarigioni omeopatiche vengono sempre giustificati con discorsi contorti, dimostrazioni termodinamiche di calori di dissoluzione, conducibilità elettriche, bla bla bla... tutta roba quasi incomprensibile.
Aria fritta, credetemi, e non è un mio pensiero, è il pensiero di tutti coloro che vedono la chimica, la medicina, la farmacologia, la scienza, così come sono in realtà, come la natura ha deciso che sia, e non come farebbero comodo o come si vorrebbe che fossero...

In realtà intorno ai rimedi omeopatici si muove un giro d'affari talmente grande che persino persone di scienza si lasciano trasportare da questa sorta di febbre dell'oro.
Pensate che Piero Angela famoso conduttore della nota trasmissione "Quark" è stato denunciato dall'Assoc. Omeopati Italiani per diffamazione, per aver esposto quanto appena scritto sopra in TV...

Credo sia davvero significativo, riflettete, non è tutto oro quel che luccica, e questo non luccica nemmeno...


Costituzione della repubblica Italiana, Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

NO WORDS ENOUGH...
BUT, WHAT KIND OF FUC*ING PLACE DO YOU LIVE?
I FIND THIS BLOG ...
AND I TRANSLATE IT WITH GOOGLE...
ARE REALLY TRUE?

FRANK

12:15 AM  
Blogger Stefano M. ha detto...

Hi friend, I live in Italy... is all true :-( See you.


-=nabucoz=-

10:11 AM  

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