Le donne tornano in piazza per la 194
Dedico un post a questa manifestazione (alla quale ho anche partecipato) perchè ho notato una certa triste omertà da parte dei TG nazionali...
Integralmente dal sito di Repubblica:
A Milano sfilano in duecentomila
Bonino: "Stufi di molestie clericali che hanno passato il segno"
Nuovo appuntamento, annunciato oggi, è a Napoli l'11 febbraio
La testa del corteo di Milano
MILANO - Le donne sono tornate, in tante, determinate a difendere quella che è stata una delle tappe fondamentali dell'emancipazione, la legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza. A Milano non basta piazza Duomo a contenere tutti quelli che sono scesi in piazza per la 194. E c'è il solito balletto di cifre: 100 mila i partecipanti per la questura, almeno 200 mila per gli organizzatori. Ma a togliere dubbi sul successo dell'iniziativa è il colpo d'occhio sulla piazza milanese, stracolma di gente e con tante persone che non sono riuscite ad entrare.
Con in testa lo striscione "Siamo uscite dal silenzio", il corteo è partito da piazza duca d'Aosta ed è arrivato in piazza Duomo, deputata agli interventi dal palco, con un continuo afflusso di persone. Secondo la questura in tantissimi sono arrivati a manifestazione iniziata alla stazione di Milano e si sono affrettati a raggiungere la piazza. Nel corteo soprattutto donne, ma molti anche gli uomini e i bambini. Tra i simboli quelli di Cgil (presenti tutte le segreterie nazionali della confederazione), Prc, Pdci e Ds.
Negli striscioni ha prevalso il tema della libertà di scelta, con frecciate all'ingerenza della chiesa. "La libertà femminile all'origine della vita", "Libere di scegliere", "No al controllo del corpo della donna", "Meno Ruini, più bambini", "Attenti, le donne votano di pancia" e "Vogliamo la Papessa" , alcuni degli slogan. In piazza Duomo è toccato all'attrice Ottavia Piccolo aprire gli interventi dal palco: "Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare" ha esordito citando Federico Fellini per poi aggiungere: "Siamo qui per questo".
La manifestazione di Milano si è poi collegata con quella di Roma per i Pacs: a piazza Duomo si è dunque sentita la voce dell'attrice Lella Costa, che parlava a piazza Farnese. Manifestazioni gemelle perché, come ha detto a Milano Cristina Gramolini della segreteria di Arci Lesbica, "pensiamo non solo di difendere le conquiste del passato ma di estendere lo Stato laico". Un modo per ribadire "il valore del rispetto per il proprio corpo".
Ottavia Piccolo ha coordinato gli interventi delle organizzatrici, di scrittrici e attrici che si sono alternate sul palco: Anna Bonaiuto, Maddalena Crippa, Sandra Ceccarelli, Debora Villa, la giornalista Assunta Sarlo che ha riproposto la mail che scrisse due mesi fa per invitare le donne a farsi sentire e che è all'origine della mobilitazione. E, unico uomo, Paolo Hendel. Sul palco sono salite anche Karina Scorzelli, mediatrice culturale cilena che lavora nei consultori che ha parlato a nome delle donne immigrate, e Fiorella Mattio in rappresentanza delle precarie.
Ha concluso l'attore Silvano Piccardi che ha letto la poesia "Ballata per le donne" di Edoardo Sanguineti. Fino a pochi minuti prima la gente continuava ad affluire in piazza Duomo, e gli organizzatori dal palco hanno invitato tutti ad avvicinarsi per permettere alla coda del corteo di entrare in piazza.
L'alta adesione deve essere considerata una "speranza per una nuova stagione del Paese" secondo Barbara Pollastrini, coordinatrice nazionale delle donne Ds. Tra i rappresentanti della politica anche il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati, Ombretta Colli e Milly Moratti.
Emma Bonino, leader del partito Radicale ha detto che "la manifestazione di oggi non è un amarcord degli anni '70 con molti uomini. E' l'espressione della società italiana in cui la gente si è resa conto che le molestie clericali hanno superato i limiti". Bonino ha poi definito il corteo "enorme, gioioso e determinato".
"Siamo uscite dal silenzio - ha concluso Susanna Camusso, segretaria della Cgil Lombardia -. Ora vogliamo difendere questa capacità di parola". Il prossimo appuntamento, annunciato oggi, è per l'11 febbraio a Napoli.
www.repubblica.it (14 gennaio 2006)
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